sabato 12 settembre 2009

Febbre suina: esperti, macchine salva-polmoni attive in tutta Italia

Le macchine salva-polmoni, per quella che in gergo tecnico viene chiamata Ecmo (Extra-corporeal membrane oxygenation), "sono a disposizione dei cittadini qualora ve ne fosse bisogno". Anche se "il loro utilizzo in caso di influenza o infezioni polmonari è assolutamente eccezionale". A tranquillizzare l'opinione pubblica, sulla disponibilità nella Penisola della strumentazione che sta tenendo in vita il giovane ricoverato a Monza per le complicanze della nuova influenza A, è la Società italiana di chirurgia cardiaca (Sicch). "Tali apparecchiature - ricordano gli esperti in una nota - ebbero il loro esordio clinico negli anni '50 (il primo utilizzo fu il 6 maggio 1953 con un'apparecchiatura ideata da John Gibbon, un cardiochirurgo, e da 6 ingegneri della IBM). Da allora più del 90% degli interventi cardiochirurgici viene svolto con e grazie a queste macchine. L'esperienza maturata in cardiochirurgia nell'uso di apparecchiature per la circolazione extracorporea ha condotto ad enormi ed essenziali progressi. L'uso di queste macchine per trattare disfunzioni respiratorie è stato sviluppato negli anni '80 a Milano grazie alla ricerca iniziata dal professor Luciano Gattinoni", oggi primario di anestesia e rianimazione alla Fondazione Policlinico del capoluogo lombardo. "Da allora l'Italia è in prima linea a livello internazionale nello sviluppo tecnologico e clinico di tale settore e nella cardiochirurgia", continua la Sicch. E "sebbene l'uso di tali apparecchiature sia rarissimo ed assolutamente eccezionale per il trattamento di infezioni respiratorie, non lo è invece per il supporto delle attività cardiache nei gravi casi di scompenso cardiaco. Per questo motivo praticamente ogni centro di cardiochirurgia e i centri di rianimazione con grossa esperienza nel trattamento delle disfunzioni polmonari gravi sono già dotati di apparecchiature Ecmo ed attualmente in grado di effettuare tale supporto cardio-polmonare o solo polmonare". La Sicch ricorda inoltre che, nell'ambito dei suoi programmi di aggiornamento, ha organizzato anche l'anno scorso un Corso intensivo di aggiornamento per l'Ecmo in tre sessioni (Nord, Centro e Sud Italia), con i maggiori esperti mondiali e italiani. L'esperienza didattica ha permesso di redigere un documento multimediale che la società sta per rendere disponibile ai propri soci e al personale coinvolto nell'utilizzo di tali dispositivi.